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“LE VARIABILI CHE DETERMINANO IL MERCATO GLOBALE DELLE GEMME DI COLORE”

La gemma e il suo ritrovamento
“Gemma” definita per rarità”.
Una eccezionale combinazione di condizioni affinché una “gemma” si possa formare: elementi chimici + temperatura + pressione + tempo + spazio per la crescita, il tutto in perfetto equilibrio.

“gemma” definita per rarità
Bellezza: il colore è il fattore più importante, ma è molto soggettivo e difficile da classificare.
Le caratteristiche interne
Il taglio – variabile sempre più importante, per molto tempo sottovalutata nelle gemme di colore.
Durevolezza
La tenacità – resistenza alla rottura.
La durezza – qualità della lucidatura, lustro, riflesso e rifrazione più o meno marcati della luce.

Valore
combinazione tra rarità, bellezza e durevolezza in equilibrio con il rapporto tra domanda e offerta.

Il “monopolio” dell’estrazione o il controllo del grezzo:
il diamante, la tanzanite (tanzanite one in primis + governo locale), la tormalina di cruzeiro, lo smeraldo zambia e i rubini del mozambico con gemfields – difficile e mai al 100%.

Estrazione
prospezione: indagine del sottosuolo volta all’accertamento della presenza di depositi gemmiferi.
molto diversa per metalli e per diamanti.
nessuna certezza su qualità, volume, redditività.
spesso ritrovamenti casuali, imprevedibili e fortuiti, conseguenze di altre estrazioni.

I depositi gemmiferi sono caratterizzati da:

  • una durata varia e imprevedibile.
  • dimensioni ridotte.
  • estrazione primitiva.
  • difficoltà logistiche: accesso, infrastrutture.
  • difficoltà climatiche.
  • difficoltà politiche (madagascar).

è difficile risalire al luogo esatto della miniera, che rimane un “segreto” e, anzi, vengono date informazioni fuorvianti.

Regioni leader

  • sud est asiatico: thailandia, cambogia, laos, vietnam e indonesia.
  • africa orientale (principale produttore al mondo): kenya, mozambico, malawi, zambia, nigeria, tanzania.
  • asia centrale: afghanistan, pakistan, tajikistan, cina.

Paesi leader
ci sono depositi in ogni nazione sulla terra, ma solo circa 50 hanno depositi significativi, di cui solo 20 sono importanti produttori e solo 6 tra questi sono leader mondiali: brasile, colombia, madagascar, birmania, sri lanka, tanzania.

Altri:

  • berilli: brasile, mozambico, madagascar.
  • tormaline: nigeria, madagascar, brasile, mozambico, afghanistan.
  • tormalina paraiba: brasile, nigeria, mozambico.
  • adularia: india, tanzania.
  • granati rossi: tanzania, mozambico.
  • spessartite: tanzania, nigeria.
  • calcedonio viola: namibia, indonesia.
  • tzavorite: kenya (tzavo park), nigeria.
  • topazio bianco: brasile, nigeria, afghanistan.
  • peridoto: afghanistan, cina, birmania, arizona.
  • crisoprasio: tanzania, australia.
  • turchese: cile, messico, arizona, cina, iran.
  • ambra: paesi baltici, messico, santo domingo, indonesia.
  • nefrite: canada, russia.
  • opale con gioco di colori bianco: australia, etiopia.
  • opale nero: australia.
  • opale rosa: peru.
  • rodocrosite: argentina.
  • giadeite: birmania.
  • topazio imperiale: brasile (ouro preto).
  • tanzanite: tanzania.
  • zircone blu: cambogia.
  • corallo fossile: indonesia.
  • palma fossile: indonesia.

I principali centri di scambio
bangkok, teofilo otoni, jaipur, hong kong, ginevra, shenzen, colombo, bogota, peshawar.

Fiere
basilea, hong kong, las vegas, vicenza, monaco, tucson.

I fattori che influenzano maggiormente il mercato
cosa cerca il brand x differenziarsi?

  • nuovi colori e sfumature: i colori delle gemme sono sempre gli stessi – molti fabbricanti si avvicinano ai materiali tinti (calcedoni, giade o quarziti) o alle pietre assemblate come doppiette e triplette.
  • nuovi materiali: i minerali naturali sono anche loro sempre gli stessi (pomellato con i sintetici e gli smalti – chantecler e vehrnier con le paste).
  • tagli e forme inediti e totalmente personalizzati – “la pietra non è più la protagonista del gioiello ma parte integrante di esso”.

I big players

  • lvmh (bernard arnault): bulgari, dior, chaumet, fred, de beers.
  • richemont: cartier, piaget, van cleef, giampiero bodino.
  • kering: gucci, boucheron, pomellato, dodo.
  • top brands: chopard, tiffany, buccellati (da poco del colosso cinese gangtai), david yurman, de grisogono, chanel.
  • altri brand: anna hu (cina), carreraycarrera, cervera (spagna), teo fennel, david webster, harry winston (dal 2013 della swatch) (uk), ole lyngaard (danimarca).
  • valenza: pasquale bruni, damiani, giorgio visconti, crivelli, recarlo, chantecler.

Le mode e i costumi
da marketing

  • un diamante è per sempre ancora oggi…
  • campagna ica negli usa nel 2007 per i rubini.
  • il granato negli anni 90 con pomellato.
  • la tormalina “canarino” in giappone.

da aspetti culturali e credenze

  • il diamante champagne in australia.
  • i diamanti gialli e bruni in india.
  • lo smeraldo negli emirati.
  • la giada giadeite tipo a in cina.
  • in germania la cultura del taglio e delle pietre più rare.
  • l’alessandrite in giappone.
  • l’opale in italia ed in particolare al sud.

da mode locali

  • la tormalina paraiba.
  • il rubino e la rubellite, rosso intenso, in cina.
  • la tanzanite negli usa.

cristalloterapia

le caratteristiche del minerale
il costo
l’aspetto – la struttura – il colore
la reperibilità
la dimensione e forma del grezzo
la durevolezza

il nome stesso della gemma può condizionarne la diffusione e la scelta da parte di un brand:

  • lo spinello e l’apatite nel mercato italiano.
  • lo zircone in un mercato più internazionale – pasquale!

esempi di problemi in fase di produzione

  • continuità con il reperimento del grezzo: può capitare anche con materiali “comuni” come i quarzi (pomellato).
  • variazioni repentine dei costi del grezzo – pomellato con il calcedonio namibia, il peridoto e la rubellite – bulgari con la rubellite – molti brand con il topazio london.
  • preventivo errato – chaumet con le “x” in crisoprasio – fred con le piramidi – chantecler con le campanelle.
  • difficoltà di lavorazione – utopia con il giaiietto – pasquale bruni con i cabochon a fiore – buccellati con le piastrine – nardi con i moretti.

prototipi e innovazione nella lavorazione delle gemme: osservazioni
il mercato oggi
prezzi variabili e instabili – estrazione, mercato, mode passeggere.
il mercato diviso tra il gioiello-accessorio moda e il gioiello-bene di lusso.
prezzi sempre più alti per gemme rare ed eccezionali (certificazione).

  • la produzione di gioielleria e il mercato delle aste e degli oggetti vintage – difficile competizione legata ai costi.
  • il gioiello “classico” visto come “bene rifugio” a discapito delle gemme meno usuali.
  • la verticalizzazione del mercato:
    • gemfields acquista fabergé.
    • gruppo cinese di retail prende accordi diretti con siti estrattivi in brasile.
    • brand e fabbricanti aprono negozi monomarca.
  • e-commerce.
  • importanza crescente della componente “taglio” anche per le gemme colorate.

n.b.: tendenza del retail:
il negozio come piccolo produttore/artigiano che offre una sua collezione e un servizio sartoriale/unico.